Salvatore Gregoraci e Lorenzo Fonsdituri conquistano il Shodan
Questo fine settimana, due atleti della Fukuro Roma, Salvatore Gregoraci e Lorenzo Fonsdituri, hanno raggiunto un importante traguardo nel loro percorso judoistico: l’ottenimento della cintura nera 1° Dan (Shodan), della FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali). L’esame si è svolto a Fiumicino, dove entrambi hanno dimostrato di aver acquisito le competenze tecniche e la preparazione necessaria per questa cintura che li accompagnerà in tutto il loro futuro percorso.
L’ottenimento del Shodan è un momento unico per ogni judoka e segna il passaggio da praticante a cintura nera, un livello che racchiude anni di studio, allenamento e sacrifici rappresentando, allo stesso tempo, l’inizio di un nuovo percorso.
Salvatore Gregoraci, che con non poche difficoltà cerca di conciliare il suo percorso con i suoi impegni lavorativi e familiari, ha saputo tradurre la sua determinazione e passione per il Judo in questo traguardo personale.
Lorenzo Fonsdituri, uno dei primi atleti del nostro dojo, è stato con noi in tutte le nostre varie fasi e, con la sua costanza e la volontà di superarsi, ha affrontato con serietà il percorso che lo ha portato a ottenere la cintura.
Consegna della targa ad Antonio Moro per il suo recente riconoscimento a Maestro Benemerito
Durante la cerimonia degli esami, un altro momento di grande orgoglio ha coinvolto la nostra palestra. Il Maestro Antonio Moro, figura di riferimento per tutti noi della Fukuro Roma, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento: il diploma e la targa di Maestro Benemerito. Questo titolo, conferito dalla FIJLKAM, rappresenta un’importante testimonianza del suo impegno e della sua dedizione al mondo del judo.
Il riconoscimento a Maestro Benemerito non è solo un segno di apprezzamento per la sua lunga carriera e per i risultati sportivi ottenuti, ma anche per il suo continuo contributo alla crescita e alla formazione delle nuove generazioni di judoka. Il suo insegnamento va ben oltre la tecnica, trasmettendo valori come il rispetto, la disciplina e l’umiltà, fondamentali nel percorso marziale.